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| Пользователь | : | id 824791401486 |
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 | Accettiamo pure che circa 14,85 miliardi di anni fa energia e materia di questo Universo si siano trovate concentrate in uno spazio eccezionalmente piccolo, o addirittura puntiforme. Si tratta di una condizione immediatamente instabile, poiché se la meccanica quantistica è vera posizione e quantità di moto per legge di indeterminazione non possono essere simultaneamente zero: Dx---> 0 implica Dp---> infinito. E' giusto quindi che ad una simile concentrazione segua immediatamente una dispersione, ovvero una esplosione. Ma dobbiamo applicare lo stesso ragionamento anche all'indietro nel tempo: se la meccanica quantistica è vera è impossibile che la concentrazione fosse puntiforme nei tempi precedenti al big bang, proprio perché una simile configurazione non si può mantenere nel tempo. Dunque, o accettiamo che esistesse una diversa distribuzione di massa ed energia anteriormente all'esplosione (il che equivale all'esistenza di un precedente Universo), oppure dobbiamo ipotizzare un fenomeno mai visto altrimenti, ovvero che massa ed energia siano comparse dal nulla senza mai essere esistite prima. La prima delle due ipotesi sembra più ragionevole della seconda, che richiede la introduzione di un principio supplementare ad hoc, mai visto nella fenomenologia conosciuta per osservazione. Комментарий от : @TASSOPENSATORE |
| Nel IV secolo a.C. Aristotele sostenne la tesi dell'eternità della natura, ovvero dell'Universo.Nel XIII secolo d.C., invece, Tommaso d'Aquino ed altri pensatori cristiani difesero la tesi di creazione dell'Universo da parte di dio, così come veniva raccontata dal libro della Genesi.Entrambe le posizioni mancavano di un fondamento scientifico osservativo, e si potevano porre solo come ipotesi filosofoche astratte.Anche oggi, nonostante il grande avanzamento delle conoscenze, siamo di fronte alle due possibili tesi, quella di creazione ex nihilo tramite big bang, e quella di "rimbalzo" (big bounce" derivante dalla implosione di un Universo precedente, seguendo le teorie di Martin Bojowald, ed anche le possibilità espresse dalla struttura della "gravità a loop" sviluppata da Rovelli e Smolin.Ci troveremmo, in tal caso, di fronte ad un fenomeno simile a quello di esplosione di Supernova, dovuto al rimbalzo della materia implosa nel centro in conseguenza del suo collasso.Anche oggi ci troviamo di fronte alla impossibilità (almeno per ora) di testare sperimentalmente le due tesi, quindi possiamo solo analizzarle da un punto di vista logico astratto.Vale dunque la pena di considerare la seguente circostanza: in tutti i fatti conosciuti noi sappiamo che non esiste fenomeno privo di causa ed ogni fenomeno deriva da una causa.Questa legge risulta universale per tutti i fenomeni conosciuti.Se, dunque, supponiamo che essa sia universale tout court, estendendola ipoteticamente anche ai fenomeni per ora sconosciuti, dobbiamo applicarla anche alla "nascita" del nostro Universo.Vediamo cosa implica tutto ciò.Generalmente il big bang viene considerato come la comparsa ex nihilo di energia e successivamente materia che si presentano entro una struttura spaziotemporale.Assumendo il principio di causa ed effetto universale possiamo invece ipotizzare due circostanze.1) Energia e materia esistevano anche prima del big bang (come causa degli sviluppi successivi), ma noi non ne abbiamo notizia.In effetti molti fisici teorici hanno provato ad indagare nella ricerca di eventuali tracce di un "prima" nella radiazione fossile, pur senza raggiungere risultati. Ma la possibilità del "prima" esiste, e non può essere esclusa a priori.2) Energia e materia sono effettivamente comparse per la prima volta con il big bang.Ma in tal caso, in base al principio di causa ed effetto universale, esse devono essere emerse dalla trasformazione di un "quid" finora ignoto, che le conteneva potenzialmente.Pensiamo ad una analogia: una coppia materiale elettrone-positrone può emergere da una assenza di materia, tuttavia indagando scopriamo che si tratta della trasformazione in materia di due fotoni gamma.Possiamo immaginare che lo stesso fenomeno sia possibile per la combinazione "energia e materia" derivanti dalla trasformazione di un quid precedente.Dunque, complessivamente ci troviamo di fronte a tre possibilità alternative.- Energia e materia sono preesistenti al nostro Universo, ma non ne abbiamo finora traccia visibile.- Energia e materia sono sorte con il big bang tramite trasformazione di un quid precedente che le conteneva potenzialmente.- Tutto è comparso ex nihilo con il big bang, senza alcuna preesistenza.Non abbiamo conoscenze osservative che ci permettano di scegliere tra queste tre possibilità, ma bisogna osservare che la terza richiede un postulato aggiuntivo alle leggi della natura: che qualcosa possa comparire dal nulla, diversamente da tutto ciò che abbiamo osservato finora.Se le leggi fondamentali della natura hanno validità universale questa ultima posizione risulta piuttosto debole, sembra poco probabile. Комментарий от : @TASSOPENSATORE |
 | Tra il minuto 22 e il minuto 23 c'è stata una interruzione di alcuni minuti dovuta ad un problema tecnico delle videocamera. Scusandoci per l'inconveniente, di seguito riportiamo il PPT con le relative diapositive (vedere le numero 12 e 13) nelle quali Massimiliano, dopo aver finito il calcolo sulle curve di rotazione, mostra altri due esempi dell'esistenza della materia oscura e spiega come mai gli aloni da essa composti abbiano forma ellittica. In sostanza il rapporto M/L delle nane sferoidali (massa luminosa) non è in grado di spiegare la massa dinamica; vi è un eccesso di oltre 100 volte la massa luminosa. Similmente, F. Zwicky nel 1933, studiando l'ammasso della Chioma, notò un eccesso di massa rispetto a quanto previsto dalla luce e, oggi possiamo dirlo, dal gas. La forma degli aloni, infine, è causata dalla rotazione delle strutture; più sono massicci e più velocemente ruotano. PPT: www.astrofilirubicone.it/pdf/200221_Formazione_Galassie.pdf?dl=0 Комментарий от : @aarassociazioneastronomica4032 |
